Il tratto cervicale collega la testa al tratto dorsale della colonna vertebrale ed è costituito di sette vertebre. Questa parte della colonna, insieme a quella lombare ha la maggiore incidenza di patologie, e ciò è dovuto al fatto che si trova tra due superfici molto rigide come la testa e il tratto dorsale (il cui movimento è limitato dalla gabbia toracica) e quindi è soggetta a una eccessiva quantità di movimento.
Negli ultimi decenni poi, l’utilizzo massivo di pc, tablet, smarphone e la sempre minore attività fisica hanno contribuito notevolmente a degenerare un tratto del corpo che è già abbastanza vulnerabile di per sé. La grande mobilità del collo è garantita da un’ampia gamma di muscoli che si dividono in superificiali e profondi.
I muscoli superficiali come ad esempio il muscolo trapezio superiore e i muscoli scaleni, sono molto lunghi e hanno il compito di muovere il collo per ampi movimenti, mentre i muscoli profondi come il muscolo multifido, i muscoli flessori profondi, e i muscoli semispinali hanno il compito di tenere stabili le vertebre durante il movimento.
È dunque fondamentale che i muscoli profondi siano forti, affinché si preservino i corretti rapporti articolare tra i segmenti vertebrali, ma purtroppo in molti casi il tono dei muscoli superficiali sovrasti quello dei muscoli stabilizzatori, producendo varie problematiche che se non sono trattate per tempo possono evolvere in condizioni cliniche serie come la spondilolistesi.